giovedì 17 marzo 2011





L'Algeria sfidata dinanzi al Consiglio dei diritti dell'Uomo sull'affare Mostapha Salma Ould Sidi Mouloud







17/03/2011










L'Algeria è stata appuntata, martedì, in seduta plenaria del Consiglio dei diritti dell'Uomo dell'ONU (CDH) a Ginevra, per la sua responsabilità che riguarda il calvario di Mostapha Salma Ould Sidi Mouloud, proibisce di trovare la sua famiglia nei campi di Tindouf.


















Il delegato dell'Azione internazionale per la pace e lo sviluppo nella regione dei grandi laghi (AIPD), il sig. Hamdi Cherifi infatti ha denunciato dinanzi al Consiglio diritti dell'uomo (CDH) le violazioni sistematiche della libertà d'espressione e di movimento nei campi di Tindouf, che cita il caso del sig. Mostapha Salma come un esempio ovvio a questo proposito.






Il Sig. Cherifi ha ricordato che quest'ex direttore della polizia del Polisario è stato privato del suo diritto di esprimersi liberamente da parte delle milizie di questo movimento per la semplice ragione che aveva espresso un'opinione diversa da quella del Polisario e l'Algeria, sostenendo la proposta marocchina d'autonomia per la regione del Sahara.






Dopo essere stato imprigionato durante molte settimane, ha indicato, il sig. Ould Sidi Mouloud è stato impedito dalle milizie del Polisario di accedere ai campi di Tindouf in Algeria, dove il resto della sua famiglia è detenuto.






È ora nell'incapacità di trovare sua moglie ed i suoi bambini, ha aggiunto.






Mentre le milizie del Polisario, sostenute dall'Algeria, continua a fare l'orecchio sordo, il Consiglio dei diritti dell'uomo alla responsabilità di trattare le situazioni di violazioni dei diritti dell'uomo nei campi di Tindouf, comprese le violazioni ovvie e sistematiche del diritto alla libertà d'espressione, cosa che richiede un'azione urgente della Comunità internazionale, ha indicato il rappresentante dell'AIPD.






Ha comunicato che il caso del sig. Ould Sidi Mouloud non è che un esempio di migliaia d'altri casi di violazioni della libertà d' espressione commesse al quotidiano nei campi di Tindouf, in cui la popolazione è mantenuta in cattività e sottoposta ai trattamenti più crudeli e gli inumani, grazie a milizie del Polisario con la benedizione dell'Algeria e della sua sicurezza militare.






Ha sottolineato che l'Algeria dovrebbe conformarsi ai trattati internazionali che questo paese ha firmato e permettere il ritorno di Mostapha Salma Ould Sidi Mouloud presso la sua famiglia.






L' intervenendo ha esortato il Consiglio dei diritti dell'uomo da adottare le misure necessarie per garantire il ritorno senza rischi del sig. Ould Sidi Mouloud nei campi di Tindouf, e di garantirsi che sarà in misura di esprimere i suoi punti di vista liberamente al suo arrivo in questi campi.






L'affidabilità di questo Consiglio dipende dalla sua attitudine a permettere al sig. Mostapha Salma Ould Sidi Mouloud di trovare la sua famiglia ed alle popolazioni dei campi di Tindouf di esprimere liberamente le loro opinioni, hanno concluso.






Da parte sua il sig. Ismaili Moulay Salma Ould Sidi Mouloud, padre di Mustpaha Salma, ha lanciato, mercoledì a Ginevra, un appello insistente all'alto commissariato delle Nazioni Unite per i profughi (HCR), chiedendo che il suo figlio, che si trova attualmente in Mauritania dopo essere stato fermato quindi espulso dal Polisario, possa scegliere il paese dove desidera s' stabilire.






Ciò fa ora quasi quattro mesi che Mustapha Salma è in situazione di transito in Mauritania e l'HCR ha penato a trovarle un paese d'accoglienza di sua scelta, che gli permette di riunirsi definitivamente con la sua famiglia, ha deplorato il Sig. il sig. Ismaili Moulay Salma Ould Sidi Mouloud, che, a questo scopo, ha invitato l'agenzia onusiana da prendersi tutta la sua responsabilità perché il suo figlio possa infine essere fissato sulla sua sorte.






Ha ricordato che il suo calvario cominciò dopo qu' un gruppo di militanti separatista del fronte Polisario si sia attaccato al suo domicilio nel 1979 ed abbia tolto tre dei suoi bambini, di cui Mustapha che aveva l'età di 11 anni.






Dopo questa lacerazione familiare che è durato 31 anni, Mustapha ha deciso di rendermi visita a Es-Smara per prendere delle mie notizie e dopo 4 mesi nelle province del sud del Marocco, ha potuto constatare da sé, in situ, il grado elevato dello sviluppo socio culturale ed economico raggiunto dalle città del Sahara e la libertà d'espressione e di movimento che vi regnano, ha detto






Ha aggiunto che dopo molti contatti con le popolazioni sahraoui, Mustapha ha potuto sollevare l'impatto positivo del progetto d'autonomia proposto dal Marocco come soluzione definitiva alla questione del Sahara.






Azionato da queste considerazioni e convinto dalla necessità di partecipare alla risoluzione di questo problema, ha detto, ha deciso di aderire a questo progetto e di comunicare i suoi vantaggi, al suo ritorno ai campi, alle popolazioni dei campi di Tindouf


















Fonti:


Il portale politico del Sahara occidentale:


www.corcas.com


Il portale del Sahara occidentale:


www.sahara-online.net


Il portale della cultura hassani:


www.sahara-culture.com


Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:


www.sahara-developpement.com


Il portale dello sviluppo sociale nelle regione del sahara occidentale:


www.sahara-social.com


Il portale delle città del sahara occidentale:


www.sahara-villes.com